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Prestiti Inpdap – Come ottenerli

L’Inpdap è l’istituto nazionale di previdenza dei dipendenti della pubblica amministrazione che si occupa, tra le numerose attività, anche di erogare vari tipi di finanziamenti ai propri utenti. Nonostante l’Inpdap sia confluito nell’Inps a partire dal 1° gennaio 2012, esso rimane a disposizione dei propri iscritti offrendo diverse soluzioni di prestito, al fine di aiutarli a far fronte a talune spese impreviste che possono presentarsi.

I Prestiti Inpdap consentono di accedere a somme comprese tra 1000 e 30.000 euro per un periodo che può variare tra un minimo di 1 e un massimo di 5 anni. Per quanto concerne i tassi di interesse che vengono applicati, essi corrispondono solitamente al 3,50% per i finanziamenti pluriennali e al 4,25% per i piccoli prestiti. Oltre ai piccoli prestiti, presso l’Inpdap è inoltre possibile accedere a diverse soluzioni di mutuo che possono arrivare fino a 10 anni, al fine di procedere all’acquisto della propria casa o di un altro immobile.

Per accedere ai Prestiti Inpdap occorre essere dipendenti o ex dipendenti della pubblica amministrazione, avere provveduto a versare regolarmente i contributi all’ente nel corso della propria vita lavorativa e risultare iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da almeno 3 anni al momento della richiesta. Qualora si desiderasse conoscere la diverse soluzioni di Prestiti Inpdap, il consiglio è quello di rivolgersi direttamente agli uffici dell’ente muniti di carta d’identità, codice fiscale e la propria busta paga o cedolino della pensione: consulenti esperti e qualificati potranno aiutarvi a  trovare la soluzione di finanziamento migliore per voi.

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Prestito personale pensionati

La difficile situazione economica attuale ha spinto un gran numero di pensionati a rivolgersi a istituti di credito e banche per poter usufruire di un prestito personale. Il mondo del prestito personale per pensionati si sta allargando sempre più. Uno dei prestiti più in voga è il prestito con cessione del quinto della pensione. L’Inpdap concede tali prestiti e anche mutui a impiegati e pensionati dell’amministrazione pubblica, anche qualora siano stati segnalati come cattivi pagatori o protestati. La cessione del quinto può anche essere richiesta da tutti gli iscritti presso enti previdenziali come INPS, INPDAI ,ENASARCO, ENPALS, EPPI, CNPR, IPOST… ecc.

Nella cessione del quinto la rata massima erogabile è pari al 20% dell’ammontare mensile della pensione calcolata al netto delle detrazioni fiscali e delle ritenute. La durata massima del prestito può arrivare fino a 120 mesi e il  prestito è richiedibile da pensionati inclusi nell’età tra i 72 e gli 80 anni. L’importo massimo finanziabile arriva fino a 50.000 euro.

I prestiti ai pensionati possono essere elargiti anche sotto forma di comuni prestiti personali non finalizzati. E’ questo il caso del prestito pensionati concesso dalla finanziaria Directafin s.p.a. (http://www.directafin.it/prestiti_personali/prestito_per_pensionati.php) la quale concede prestiti a pensionati INPS, INPDAP, IPOST. I prestiti vanno da 2.500 a 50.000 euro e sono elargiti addirittura fino a 90 anni di età. La rata del prestito sarà a tasso fisso per tutta la durata del prestito e non ci saranno spese di istruttoria. La durata può arrivare a 120 mesi. Il prestito può essere concesso anche con altri finanziamenti in corso. L’estinzione del prestito può avvenire in qualunque momento, non viene richiesta alcuna garanzia né motivazione di spesa. Il prestito è concesso anche a chi ha effettuato ritardi di pagamento ed è quindi ritenuto un cattivo pagatore.

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Il Prestito INPDAP

Il Prestito INPDAP (istituto nazionale previdenza dipendenti amministrazioni pubbliche) è una modalità di finanziamento accessibile a tutti i dipendenti dell’amministrazione pubblica, nonché ai pensionati ex dipendenti e a tutti i loro familiari.

Accedere ai finanziamenti è molto più semplice di quanto si pensi. Innanzitutto occorre essere iscritti al fondo di credito dell’ente, possibilità che è aperta a dipendenti e pensionati e non presenta costi eccessivi. Il fondo si mantiene infatti grazie agli iscritti, proponendo piccole trattenute dello 0,35% sullo stipendio dei lavoratori dipendenti e dello 0,15% sulle pensioni.

Oggi l’INPDAP è confluita nell’INPS, ma continua a offrire ai suoi assistiti una vasta gamma di benefici sociali e finanziamenti.

Ma perché richiedere un prestito INPDAP e non presso una banca o una società finanziaria?

L’INPDAP è in grado di offrire un range di soluzioni di prestito altrettanto nutrita, aggiungendo una serie di agevolazioni notevoli. I tassi d’interesse, per esempio, si aggirano fra 3,50% e il 4,25%. Come per i finanziamenti ottenuti in banca un piano di ammortamento di durata maggiore risulta più conveniente e presenta TAN (tasso annuo nominale) e TAEG (tasso annuo effettivo globale, comprensivo anche delle spese) più vantaggiosi.

Le sedi INPDAP sono diffuse in tutta Italia e presenti nei maggiori capoluoghi, da Milano a Napoli.

Anche le modalità di pagamento delle rate per la copertura del prestito INPDAP sono semplici e convenienti. La cessione del quinto dello stipendio permette di versare mensilmente un quinto della busta paga, mentre il prestito delega alza il tetto della rata a due quinti.

Lo stipendio, legato a un’attività lavorativa stabile e continua, costituisce insieme al TFR (trattamento di fine rapporto) una garanzia reddituale notevole, che consente l’erogazione di finanziamenti concorrenziali rispetto a quelli offerti da banche, società finanziarie o addirittura a quelli online.

Per maggiori informazioni o per richiedere una consulenza su un finanziamento, il sito ufficiale dell’ente è consultabile all’indirizzo http://www.inpdap.gov.it.

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