La guida sui Piccoli prestiti
I Piccoli Prestiti sono specifici finanziamenti la cui peculiarità è data dall’importo, solitamente inferiore rispetto ai tradizionali prestiti che vengono richiesti e erogati dalle banche o finanziarie.
L’importo dei Piccoli Prestiti varia tra un minimo di 1000 euro fino ad un massimo di 5000, con l’applicazione di piani di rateizzazione compresi tra i 12 e i 50 mesi.
Le modalità di erogazione dei Piccoli Prestiti sono principalmente tre: mediante un finanziamento personale, con la cessione del quinto dello stipendio o la carta di credito revolving. Quest’ultima modalità solitamente è utilizzata qualora venga presentata la richiesta di liquidità non superiore ai 3000 euro, mentre per somme maggiori solitamente si applica il finanziamento personale.
I Piccoli Prestiti sono finanziamenti che rientrano nella categoria dei crediti al consumo, ovvero sono prestiti di tipo non finalizzato che non richiedono alcuna spiegazione, da parte del soggetto, su come intende utilizzare la liquidità a lui erogata.
Per accedere ai Piccoli Prestiti occorre presentarsi presso la propria banca o finanziaria muniti di carta d’identità (occorre avere un’età compresa tra i 18 e i 70 anni) e codice fiscale, una dichiarazione dell’attuale situazione reddituale e la propria busta paga o cedolino della pensione. Questi ultimi due requisiti sono molto importanti, in quanto consentono alla banca o finanziaria la sicurezza del rimborso mensile delle rate. Nel caso invece in cui il soggetto che richiede il finanziamento fosse disoccupato la situazione maggiormente applicata è la firma di un fideiussore, il quale accetta di fare da garante all’operazione e provvedere lui stesso al rimborso, in caso di inadempienza da parte del debitore.
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