Prestiti

Oggi vi spieghiamo cosa sono prestiti cambializzati

 Che cosa sono i prestiti cambializzati e come funzionano? Si tratta di finanziamenti il quale importo delle varie rate è rappresentato da una serie di cambiali, che devono essere pagate tutti i mesi, presso lo sportello apposito della banca nella quale si è deciso di aprire il proprio conto personale. Quella dei prestiti cambializzati è una forma molto particolare di prestiti, che viene richiesta da chi non riesce ad ottenere un prestito nella forma tradizionale, o perché è stato protestato, o perché, essendo un cattivo pagatore, è iscritto nella Centrale Rischi. I Prestiti cambializzati non prevedono che vi sia una verifica da parte della banca su quella che era la precedente situazione di debito del cliente, ciò non toglie però che sia di fondamentale importanza presentare delle garanzie che siano davvero valide. A seconda della professione praticata dal cliente richiedente, vengono distinti quelli che sono i prestiti cambializzati per i lavoratori autonomi e per coloro che sono dipendenti o persino disoccupati. A chi è un lavoratore autonomo viene richiesta la documentazione che riguarda la dichiarazione dei redditi, mentre ai dipendenti potrebbe anche venire chiesto il Tfr, mentre ancora, il disoccupato, se non è in possesso di alcun documento che sia in grado di attestare la disposizione di un reddito, dovrà presentare i documenti di proprietà di immobili, o la firma di qualcuno che ne faccia le veci. I prestiti cambializzati possono essere concessi anche a coloro che sono in possesso di un contratto di lavoro a tempo determinato, con l’aggiunta, però, della firma di un terzo garante.

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Prestiti Inpdap – Come ottenerli

L’Inpdap è l’istituto nazionale di previdenza dei dipendenti della pubblica amministrazione che si occupa, tra le numerose attività, anche di erogare vari tipi di finanziamenti ai propri utenti. Nonostante l’Inpdap sia confluito nell’Inps a partire dal 1° gennaio 2012, esso rimane a disposizione dei propri iscritti offrendo diverse soluzioni di prestito, al fine di aiutarli a far fronte a talune spese impreviste che possono presentarsi.

I Prestiti Inpdap consentono di accedere a somme comprese tra 1000 e 30.000 euro per un periodo che può variare tra un minimo di 1 e un massimo di 5 anni. Per quanto concerne i tassi di interesse che vengono applicati, essi corrispondono solitamente al 3,50% per i finanziamenti pluriennali e al 4,25% per i piccoli prestiti. Oltre ai piccoli prestiti, presso l’Inpdap è inoltre possibile accedere a diverse soluzioni di mutuo che possono arrivare fino a 10 anni, al fine di procedere all’acquisto della propria casa o di un altro immobile.

Per accedere ai Prestiti Inpdap occorre essere dipendenti o ex dipendenti della pubblica amministrazione, avere provveduto a versare regolarmente i contributi all’ente nel corso della propria vita lavorativa e risultare iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da almeno 3 anni al momento della richiesta. Qualora si desiderasse conoscere la diverse soluzioni di Prestiti Inpdap, il consiglio è quello di rivolgersi direttamente agli uffici dell’ente muniti di carta d’identità, codice fiscale e la propria busta paga o cedolino della pensione: consulenti esperti e qualificati potranno aiutarvi a  trovare la soluzione di finanziamento migliore per voi.

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Prestiti senza busta paga

Per coloro che desiderano accedere a una liquidità ma non sono in possesso di una busta paga, derivante da un lavoro dipendente, i Prestiti Senza Busta Paga permettono di accedere comunque a finanziamenti in modo semplice, veloce e con l’applicazione di tassi vantaggiosi.

I Prestiti Senza Busta paga rientrano nella categoria dei crediti al consumo e sono non finalizzati e  senza obbligo di destinazione, ovvero il soggetto che presenta la richiesta di accedere alla liquidità non deve fornire alcuna spiegazione alla banca o finanziaria su come intende impiegare la somma di denaro.

Gli importi erogati con i Prestiti Senza Busta Paga possono comprendere un massimo di 30.000 euro per un periodo che varia da1 a5 anni, salvo qualora si presentassero specifiche esigenze che andranno discusse in sede di colloquio individuale tra il soggetto e il consulente della banca o finanziaria.

Dal momento che il soggetto che avanza la richiesta di accedere ai Prestiti Senza Busta Paga non può presentare quale garanzia il proprio stipendio, è necessario che sia in grado di presentare garanzie alternative ritenute ugualmente valide e attendibili da parte della banca o istituto di credito. Tra le principali figurano l’essere titolari di un conto corrente e avere effettuato negli anni regolari versamenti (a cui la finanziaria potrà accedere mediante addebiti mensili) e presentare il CUD allegato alla propria dichiarazione dei redditi. In taluni casi le banche o finanziarie, per erogare la liquidità, richiedono la presenza di ulteriori garanzie: in tali casi si potrà procedere applicando l’ipoteca su un immobile di proprietà, oppure mediante l’applicazione sul contratto della firma di un fideiussore che accetti di fungere da garante al prestito.

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Prestiti auto

Al giorno d’oggi molte persone per spostarsi necessitano di avere un’automobile. Gli alti costi del mercato e la crisi finanziaria rendono però talvolta impossibile per talune persone procedere con l’acquisto di una vettura nuova: ecco che i Prestiti Auto rappresentano una soluzione vantaggiosa.

Essi sono finanziamenti che consentono, a coloro che necessitano di procedere all’acquisto di un’auto, di ottenere una liquidità per tale operazione che può arrivare sino all’85% del valore del veicolo qualora esso sia nuovo, oppure valori di minore entità nel caso in cui sia usato, tenendo conto delle condizioni della macchina e dei chilometri accumulati.

L’iter burocratico necessario per i Prestiti Auto viene avviato direttamente dalla concessionaria che si occupa anche della vendita della vettura, mediante specifiche sovvenzioni e accordi che intercorrono tra la stessa e la banca o società finanziaria che eroga la liquidità.

Al fine di concedere l’importo necessario al soggetto che ne avanza richiesta, la banca o istituto di credito svolgono accurati controlli sullo stato del richiedente. Tra le principali garanzie che vengono richieste vi è l’esibizione della propria busta paga o cedolino della pensione, allegati a una dichiarazione dell’attuale situazione reddituale. Nel caso in cui il soggetto non fosse in possesso di suddetti requisiti, si rende necessaria l’applicazione di un’ipoteca su un bene materiale di proprietà, oppure la presenza di un fideiussore che accetti di fungere da garante all’operazione.

Il rimborso mensile delle rate da parte del soggetto può avvenire mediante il pagamento degli appositi bollettini, con addebiti sul conto corrente oppure con l’applicazione della cessione del quinto allo stipendio o pensione.

Se si desidera accedere ai Prestiti Auto, il consiglio è quello di rivolgersi alla propria banca o finanziaria di fiducia, dove consulenti esperti e qualificati potranno aiutarvi a trovare la soluzione più in linea con le vostre esigenze.

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Prestiti delega

I Prestiti Delega sono una specifica tipologia di finanziamento che viene erogata ai soggetti che avanzano richiesta di liquidità, in modo semplice, veloce e sicuro. Essi rientrano nei crediti al consumo e sono senza obbligo di destinazione, in quanto non finalizzati.

Tali finanziamenti presentano peculiarità simili alla cessione del quinto dello stipendio ma, mentre per la cessione la trattenuta sulla busta paga può arrivare fino al 20% dell’ammontare netto percepito mensilmente dal lavoratore, nella Delega le trattenute possono giungere fino ai 2/5.

I Prestiti Delega comprendono l’applicazione di specifiche trattenute sulla busta paga del lavoratore che, qualora egli lo richiedesse, possono arrivare sino al 50% dell’importo percepito ogni mese, in modo tale da estinguere in anticipo il debito. I Prestiti Delega vengono anche chiamati “doppio quinto” e non possono essere applicati ai pensionati, in quanto vi sarebbe il rischio di andare a intaccare la pensione detta minima.

I Prestiti Delega prevedono, come la cessione del quinto, l’applicazione di una trattenuta sulla busta paga del soggetto mensilmente ad opera del datore di lavoro, il quale a sua volta si occupa di versare l’importo alla finanziaria che ha erogato la liquidità.

I Prestiti Delega possono essere erogati solo ai lavoratori dipendenti assunti con un contratto a tempo indeterminato presso un’azienda pubblica o privata di medie-grandi dimensioni da almeno 4 mesi. Solo in taluni casi tale modalità può anche essere applicata a coloro che sono assunti a solo tempo determinato, a patto però che la durata del finanziamento non sia superiore alla durata del contratto.

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Le indicazioni e i requisiti per ottenere il Prestito personale

Il Prestito Personale è una delle tipologie di finanziamento maggiormente erogate, in quanto consente al soggetto che avanza la richiesta di liquidità di decidere sia l’ammontare della stessa che la durata del prestito.

Il Prestito Personale rientra nella categoria dei crediti al consumo ed è senza obbligo di destinazione in quanto non finalizzato: il soggetto che richiede alla banca o società finanziaria la liquidità non è tenuto infatti a fornire alcuna spiegazione sull’utilizzo che intende fare del denaro a lui erogato.

Per accedere al Prestito Personale il richiedente deve dimostrare di essere in possesso di determinate garanzie, le quali sono necessarie al fine di assicurare alla banca o finanziaria la possibilità di restituire la somma di denaro erogata, mediante il pagamento delle rate mensili. Le principali garanzie sono rappresentate dall’esibizione della propria busta paga o cedolino della pensione, ai quali in taluni casi si applicano strumenti quali la cessione del quinto o la delega di pagamento.

La durata del Prestito Personale solitamente è compresa tra un minimo di 1 anno e un massimo di 5 anni per somme che variano tra i 1000 e i 30.000 euro. Qualora si presentassero specifiche esigenze, il soggetto può richiedere somme più elevate ma la situazione va discussa con il consulente della banca o finanziaria in sede di colloquio individuale, al fine di valutare con attenzione la singola situazione.

Per richiedere un Prestito Personale occorre presentarsi alla banca o istituto di credito muniti di carta d’identità, codice fiscale, la busta paga o il cedolino della pensione accompagnati a una dichiarazione dell’attuale situazione reddituale, avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni e risultare residenti sul territorio italiano.

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Prestiti personali veloci

I Prestiti Personali Veloci sono una particolare tipologia di finanziamento che viene erogata a coloro che avanzano richiesta di accedere a una liquidità, la cui peculiarità è rappresentata dal fatto che essa viene concessa in tempi più brevi rispetto alle tradizionali modalità di finanziamento.

I Prestiti Personali Veloci sono una modalità di finanziamento che rientra nella categoria dei crediti al consumo, ovvero è di tipo non finalizzato e senza obbligo di destinazione: colui o colei che richiede il prestito non è infatti tenuto a fornire alcuna motivazione sull’impiego che intende fare della liquidità a lui concessa dalla banca o società finanziaria.

I Prestiti Personali Veloci consentono di accedere a somme fino a 30.000 euro nel corso di poche ore dall’inoltro della domanda, dietro la presentazione da parte del richiedente di valide garanzie (necessarie per assicurare alla banca o finanziaria la possibilità di ripagare le singole rate mensili nei tempi e nei modi concordati). Tra le principali garanzie figurano l’essere titolari di un conto corrente presso la suddetta banca e avere effettuato negli anni regolari versamenti, oltre a esibire la propria busta paga, derivante da un contratto di lavoro dipendente presso un’azienda pubblica o privata, oppure il cedolino della pensione. Nel caso in cui coloro che avanzano la richiesta di accedere ai Prestiti Personali Veloci non fossero in possesso di tali requisiti, è necessario che producano garanzie alternative. Tra le principali figura la presenza di un fideiussore che funga da garante all’operazione, oppure la proprietà di un immobile da cui si ottenga un affitto mensile o sul quale applicare l’ipoteca.

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Prestiti dipendenti

I Prestiti Dipendenti sono una categoria di finanziamenti che vengono erogati a coloro che risultano assunti a tempo indeterminato (anche se talvolta vengono concessi a coloro che sono assunti a solo tempo determinato) presso un’azienda pubblica o privata di medie-grandi dimensioni.

Tra le numerose tipologie di finanziamenti a cui i lavoratori possono accedere, i Prestiti Dipendenti di tipo personale sono quelli maggiormente erogati, in quanto permettono di accedere a somme che arrivano sino a 30.000 euro sulla base delle singole esigenze e necessità, senza dover fornire alcuna spiegazione su come si intende utilizzare il denaro (in quanto sono non finalizzati).

Le garanzie che i soggetti che desiderano accedere ai Prestiti Dipendenti devono presentare alla banca o istituto di credito, la principale è rappresentata dalla propria busta paga, derivante da un lavoro come dipendente, a cui occorre allegare il Tfr (ovvero il trattamento di fine rapporto). Alla busta paga è possibile applicare, quale modalità per la restituzione rateale del rimborso del finanziamento, la cessione del quinto o la delega di pagamento. Entrambe sono specifiche trattenute che vengono applicate sullo stipendio del lavoratore ogni mese sino all’estinzione del debito, ad opera del datore di lavoro che si occupa poi di versare la liquidità direttamente alla banca o finanziaria che ha erogato il finanziamento. La differenza tra le due opzioni è data dal fatto che con la cessione del quinto la trattenuta mensile corrisponde a 1/5 (ovvero il 20%) dell’ammontare netto percepito, mentre con la delega di pagamento le trattenute possono arrivare sino al 50% dello stipendio mensile.

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La guida sui Piccoli prestiti

I Piccoli Prestiti sono specifici finanziamenti la cui peculiarità è data dall’importo, solitamente inferiore rispetto ai tradizionali prestiti che vengono richiesti e erogati dalle banche o finanziarie.

L’importo dei Piccoli Prestiti varia tra un minimo di 1000 euro fino ad un massimo di 5000, con l’applicazione di piani di rateizzazione compresi tra i 12 e i 50 mesi.

Le modalità di erogazione dei Piccoli Prestiti sono principalmente tre: mediante un finanziamento personale, con la cessione del quinto dello stipendio o la carta di credito revolving. Quest’ultima modalità solitamente è utilizzata qualora venga presentata la richiesta di liquidità non superiore ai 3000 euro, mentre per somme maggiori solitamente si applica il finanziamento personale.

I Piccoli Prestiti sono finanziamenti che rientrano nella categoria dei crediti al consumo, ovvero sono prestiti di tipo non finalizzato che non richiedono alcuna spiegazione, da parte del soggetto, su come intende utilizzare la liquidità a lui erogata.

Per accedere ai Piccoli Prestiti occorre presentarsi presso la propria banca o finanziaria muniti di carta d’identità (occorre avere un’età compresa tra i 18 e i 70 anni) e codice fiscale, una dichiarazione dell’attuale situazione reddituale e la propria busta paga o cedolino della pensione. Questi ultimi due requisiti sono molto importanti, in quanto consentono alla banca o finanziaria la sicurezza del rimborso mensile delle rate. Nel caso invece in cui il soggetto che richiede il finanziamento fosse disoccupato la situazione maggiormente applicata è la firma di un fideiussore, il quale accetta di fare da garante all’operazione e provvedere lui stesso al rimborso, in caso di inadempienza da parte del debitore.

 

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Prestito personale pensionati

La difficile situazione economica attuale ha spinto un gran numero di pensionati a rivolgersi a istituti di credito e banche per poter usufruire di un prestito personale. Il mondo del prestito personale per pensionati si sta allargando sempre più. Uno dei prestiti più in voga è il prestito con cessione del quinto della pensione. L’Inpdap concede tali prestiti e anche mutui a impiegati e pensionati dell’amministrazione pubblica, anche qualora siano stati segnalati come cattivi pagatori o protestati. La cessione del quinto può anche essere richiesta da tutti gli iscritti presso enti previdenziali come INPS, INPDAI ,ENASARCO, ENPALS, EPPI, CNPR, IPOST… ecc.

Nella cessione del quinto la rata massima erogabile è pari al 20% dell’ammontare mensile della pensione calcolata al netto delle detrazioni fiscali e delle ritenute. La durata massima del prestito può arrivare fino a 120 mesi e il  prestito è richiedibile da pensionati inclusi nell’età tra i 72 e gli 80 anni. L’importo massimo finanziabile arriva fino a 50.000 euro.

I prestiti ai pensionati possono essere elargiti anche sotto forma di comuni prestiti personali non finalizzati. E’ questo il caso del prestito pensionati concesso dalla finanziaria Directafin s.p.a. (http://www.directafin.it/prestiti_personali/prestito_per_pensionati.php) la quale concede prestiti a pensionati INPS, INPDAP, IPOST. I prestiti vanno da 2.500 a 50.000 euro e sono elargiti addirittura fino a 90 anni di età. La rata del prestito sarà a tasso fisso per tutta la durata del prestito e non ci saranno spese di istruttoria. La durata può arrivare a 120 mesi. Il prestito può essere concesso anche con altri finanziamenti in corso. L’estinzione del prestito può avvenire in qualunque momento, non viene richiesta alcuna garanzia né motivazione di spesa. Il prestito è concesso anche a chi ha effettuato ritardi di pagamento ed è quindi ritenuto un cattivo pagatore.

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